Le tecniche di ripresa fotografica

Bentornati a tutti su Fire-Blog, quest'oggi parleremo delle tecniche di ripresa fotografiche.
Più nello specifico della profondità di campo e di movimento.


La profondità di campo
Per profondità di campo si intende lo spazio, o distanza, entro il quale ciò che è inquadrato risulta a fuoco. Si utilizza quando vogliamo mettere in evidenza il nostro soggetto e sfocare lo sfondo.
I fattori che la determinano sono:

L'apertura del diaframma
La distanza di ripresa
La lunghezza focale dell'obiettivo
Le dimensioni del sensore

1. L'apertura del diaframma
All'aumentare dell'apertura del diaframma, diminuisce la profondità di campo, viceversa all'aumentare della chiusura del diaframma, aumenta la profondità di campo.
2. La distanza di ripresa
All'aumentare della distanza di ripresa maggiore è la profondità di campo, viceversa al diminuire della distanza di ripresa minore è la profondità di campo.
3. La lunghezza focale dell'obiettivo
Il grandangolo (lunghezza focale <50 mm) inquadra più cose, di conseguenza maggiore è la profondità di campo; al contrario un teleobiettivo (lunghezza focale >50 mm) inquadra meno cose, quindi minore è la profondità di campo.
4. Le dimensioni del sensore 
Quest'ultimo punto lo tralasciamo perché non possiamo cambiare il sensore in fase di scatto, come per gli altri fattori, ma lo decidiamo quando compriamo la macchina fotografica.

Adesso, dopo questa piccola introduzione, vediamo degli esempi.

In questo primo caso ci siamo avvicinati al soggetto, diminuendo la distanza di ripresa, poi abbiamo aperto al massimo possibile il diaframma, lavorato con una lunghezza focale maggiore di 50 mm e infine abbiamo messo a fuoco il soggetto principale mentre l'oggetto sullo sfondo fuori fuoco, di conseguenza la profondità di campo risulta essere minima.



diaframma:f/5.6

tempo: 1/50
ISO: 2000


Nel secondo e ultimo caso abbiamo aggiunto un terzo oggetto. Abbiamo messo a fuoco il soggetto al centro, notando come la profondità di campo si estende sia sull'oggetto avanti e sia sull'oggetto dietro, più precisamente di 1/3 avanti e di 2/3 dietro. Rimangono la stessa distanza
di ripresa (all'incirca), la distanza focale e, in questo caso, anche l'apertura del diaframma.


diaframma: f/5.6
tempo: 1/30
ISO: 1250

Il movimento
Per congelare o registrare un movimento è fondamentale lavorare sul tempo.
Il tempo di apertura dell'otturatore può condizionare la rappresentazione del movimento del soggetto.

Per congelare il movimento si impiega un tempo breve per far fronte al rapido movimento del soggetto, in questo modo è possibile visualizzare in modo definito il soggetto.
In questo caso abbiamo congelato il movimento della mano.




diaframma: f/5.6
tempo: 1/125
ISO: 4000

Per oggi abbiamo finito ci rivediamo al prossimo post!!

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